Loxos-anghilos ovvero la losanga, dal greco loxos (obliquo) più anghìlos (tagliato).
Le losanghe sono una delle figure più antiche che l'uomo abbia raffigurato.
Già nel 77 000 a.C., nella Grotta di Blombos (Sud Africa), in una pietra di ocra considerata sciamanica sono incise sette losanghe a schiera. Losanghe a schiera in verticale sono presenti anche nei graffiti paleolitici di Skjiomen, in Norvegia. Nella grotta sudafricana sono emerse le prove della tostatura dei minerali per ricavarne i colori (100 000 a.C.). In quel sito è avvenuta quindi una trasformazione dal percepire la natura in sé, globalmente intesa, alla rappresentazione dei vari elementi, vissuti come singole esperienze (frequenze) dai quali l’uomo poteva in un certo senso distaccarsi, per dominarli (si veda l’articolo di Marco Maio “Psicologia dell’uomo primitivo”). Ovunque nel mondo, negli ambienti più diversi, si rinscontrano rappresentazioni della forma a losanga, archetipo dell’energia femminile e della fertilità.
Già nel 77 000 a.C., nella Grotta di Blombos (Sud Africa), in una pietra di ocra considerata sciamanica sono incise sette losanghe a schiera. Losanghe a schiera in verticale sono presenti anche nei graffiti paleolitici di Skjiomen, in Norvegia. Nella grotta sudafricana sono emerse le prove della tostatura dei minerali per ricavarne i colori (100 000 a.C.). In quel sito è avvenuta quindi una trasformazione dal percepire la natura in sé, globalmente intesa, alla rappresentazione dei vari elementi, vissuti come singole esperienze (frequenze) dai quali l’uomo poteva in un certo senso distaccarsi, per dominarli (si veda l’articolo di Marco Maio “Psicologia dell’uomo primitivo”). Ovunque nel mondo, negli ambienti più diversi, si rinscontrano rappresentazioni della forma a losanga, archetipo dell’energia femminile e della fertilità.