Dal DICCIONARIO DE SÍMBOLOS di Hans Biedermann, pagine 295-296–297 (Paidós - Barcelona, 1996)
"simbolo della speranza di ascendere dalla condizione terrestre alla luce delle eterne altitudini" (Aeppli E.) simbolo della morte animale dell'anima nelle rappresentazioni di figure oniriche e fantastiche queste hanno ali di farfalla il dio del sogno Hypnos ha ali di farfalla in Giappone la farfalla rappresenta la donna giovane e due farfalle che danzano rappresentano la felicità coniugale in Cina la farfalla rappresenta il giovane innamorato della femmina (il fiore ) così come la farfalla va in cerca del fiore. Identicamente la amata morta sale dalla tomba in forma di farfalla. Da altre fonti: Peg Streep “Sanctuaries of the Goddess, The Sacred Landscapes and Objects”, pag. 135 (Bulfinch Press, London, 1994): “Marija Gimbutas holds that the butterfly is the -embodiment- of the principle of Transformation> and that the double ax was -originally an hourglass-shaped Goddess of Death and Regeneration-. Anne Baring & Jules Cashford “The Myth of the Goddess, Evolution of an Image” Arkana, Penguin Books, London, 1993 -pag. 73: “Some 8 000 years ago the caterpillar and the butterfly suggested that there were two aspects to a single life-form: one was ‘born’ out of the other. Thus it became one of the oldest images to suggest the regeneration of life from an outworn form and, analogously, the survival of the soul after the death of the body”. Pag. 114: “Gimbutas suggests…that the double-axe in particular precisely imitates the double wings of the butterfly”. Nel Glossario del libro “Il Linguaggio della Dea” Marija Gimbutas così definisce la farfalla: “Epifania della Dea della Rigenerazione” (pag. 323, Longanesi, Milano, 1999). In Corea si esegue la danza funebre della farfalla in presenza del defunto o di una sua fotografia (i due sacerdoti-danzatori hanno vesti amplissime che imitano le ali) Immagine 1 - (immagine pubblicata in un libro coreano) In Messico la farfalla è uno dei simboli del dio della vegetazione Xochipilli ma è anche un simbolo del fuoco sfavillante collegato col sole. Si noti come in lingua atzeca la farfalla è indicata come "papalotl" assai simile al latino papilio , da cui papillion. Una farfalla è anche rappresentazione della dea Itzpapalotl, lo spirito notturno delle stelle splendenti, ed anche la rappresentazione delle anime delle donne morte di parto. Sempre in Messico si esegue una pittura di una farfalla, in colore rosso, sulla schiena del morto. In molte pitture medioevali di area celtica, le ali degli angeli vengono rappresentate come ali di farfalla. Nel Nord Europa, veder volare una farfalla di notte era considerato presagio di morte. In Irlanda, vedere una farfalla vicino ad un cadavere è auspicio di eterno benessere per il defunto. In Scozia è considerato fortunato vedere una farfalla dorata vicino a un morente. Nella tribù dei Piedi Neri nord-americani vi è una credenza secondo cui i sogni vengono portati dalle farfalle. Pertanto le mamme ricamano la figura della farfalla su una pelle di daino che legano alla testa dei bambini quando vogliono farli dormire. Nel Maryland, se una farfalla bianca entra in casa e vola attorno a qualcuno, si dice che questi morirà. Nel deserto di Sonora la farfalla è considerata alla stregua del nostro Angelo Custode. In Puglia, le piccole farfalle bianche, dette “palombelle” vengono indicate come le anime del purgatorio che trasmigrano, mentre in Colombia ciò viene indicato nel volo delle farfalle nere. Gli Ioruba dell'Africa Occidentale rappresentano nella parte superiore della clava da cerimonia una testa sormontata dalla farfalla. Quando la bandiera di Giovanna d'Arco garriva al vento, si vedevano volteggiare attorno ad essa miriadi di farfalle bianche (ed era una delle tante ragioni per essere considerata strega). Quando Giovanna morì sul rogo uno dei soldati inglesi vide come una colomba bianca levarsi verso il cielo. Farfalle incise sono state trovate in due siti in Argentina. Di uno sono state mostrate le immagini nella Mostra “Bronzin” di Pinerolo (giugno 2001). Di un altro sito ne è stata data comunicazione nel Valcamonica Symposium 2000,da parte di Casellato Pier Antonio . Poiché le immagini mostrate, quindi pubblicate negli abstracts ciclostilati del convegno, appaiono poco chiare, ne è stata chiesta copia al Casellato, ma non sono risultate accessibili, perché “sono in corso di studio da parte del prof. Anati”. Si riporta pertanto quanto è ’ stato scritto negli Abstracts: “Sono state riconosciute , tra l’altro, figure di - animali (quadrupedi tipo Guanaco o vicuña ed altri, uccelli, serpenti) - umane di diverso tipo : semplici, con attitudine alla caccia, alla pastorizia - sormontate da farfalla - tipo lucertola. Nell’arte cristiana la farfalla sulla mano del bambin Gesù è simbolo dell’anima umana risorta. Nella tradizione del bestiario popolare dell’Emilia-Romagna, nelle farfalle di color chiaro e dalle abitudini diurne, si celano le anime del Paradiso, mentre sono presagio di guai e di morte e appartengono alle anime dei dannati le farfalle scure e quelle dalle abitudini notturne.