Sciamanismo, Medicina Quantistica e Traffico Molecolare.
Recenti studi hanno messo in evidenza codici di riconoscimento tra le biomolecole.
Il primo di detti principi scientifici è stato quello di accertare che esiste un codice di riconoscimento fra le basi del DNA e gli aminoacidi. In conseguenza di questo primo riconoscimento si è dovuto accettare che, nella materia vivente, le molecole non interagiscono a caso, ma secondo criteri ben definiti. Ci si è chiesti come sia possibile che le molecole si spostino con precisione, al momento giusto e nel posto giusto, per attuare un “incontro ravvicinato” di tipo chimico, che attui processi chimici favorevoli alla vita. Dopo che il grande fisico Giulio Preparata ha pubblicato nel 1995 il celebre studio “QED Coherence in Matter” molti studiosi hanno cominciato a lavorare su queste nuove vie di conoscenza, e si è scoperto che il campo elettromagnetico gioca un ruolo determinante nell’assicurare la “coesione” della materia liquida e della materia solida!
E’ emerso che il livello elettromagnetico della materia vivente dialoga con il livello chimico della materia vivente. Da ciò, nel campo della medicina, discende una considerazione fondamentale, e cioè che se nel corpo umano appare una patologia a livello molecolare, a monte si sia verificata una distorsione nella rete elettromagnetica di controllo del traffico molecolare. Attualmente la medicina occidentale fornisce elementi chimici, anche sofisticati, per rimuovere le anomalie riscontrare a livello molecolare. L’intervento avviene cioè nel campo della chimica della materia vivente. Vero che vi è un campo elettromagnetico che sovrintende questo traffico, ci si chiede se non sia possibile intervenire per ristabilire questo corretto fluire del traffico molecolare. Oggi questo compito è stato assunto dalla “Medicina Quantistica”. Ma prima, non potevano gli sciamani conoscere ciò? Molti rimangono stupiti, increduli, è un poco alterati, nel dover riconoscere che in alcune incisioni rupestri sono raffigurati gli ovuli e gli spermatozoi (studi dell’antropologo turco Mehmet Ates!). Ma gli antichi sciamani avevano il SEM (il microscopio a scansione elettronica)?
No, non lo avevano, ma potevano effettuare il viaggio - in stato di trance - all’interno della struttura del corpo umano! Con questa tecnica potevano quindi conoscerete gli stati di alterazione del “traffico molecolare” e quindi intervenire sia a livello elettromagnetico, con l’uso delle energie radianti del corpo umano o con l’uso delle energie radianti derivanti dalla interazione delle geo-masse con le bio-masse (imposizione delle mani o stazionamento su determinate rocce in determinati momenti dell’anno o del giorno) sia con l’utilizzo di correttori chimici (erbe o pozioni composte).
Bibliografia specifica:
- Chiari Roberto - PETROFISICA DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI - dispense per il corso di Petrografia, Università di Parma, 1998
- Preparata Giulio - QED COHERENCE IN MATTER - World Scientific Publishing Co., 1995
- Rappenglueck M. - Negli occhi dello sciamano – articolo sul numero 30 di HERA/2003
- Spaggiari P.G. & Trebbia C. - MEDICINA QUANTISTICA - Tecniche Nuove, 2002
Il primo di detti principi scientifici è stato quello di accertare che esiste un codice di riconoscimento fra le basi del DNA e gli aminoacidi. In conseguenza di questo primo riconoscimento si è dovuto accettare che, nella materia vivente, le molecole non interagiscono a caso, ma secondo criteri ben definiti. Ci si è chiesti come sia possibile che le molecole si spostino con precisione, al momento giusto e nel posto giusto, per attuare un “incontro ravvicinato” di tipo chimico, che attui processi chimici favorevoli alla vita. Dopo che il grande fisico Giulio Preparata ha pubblicato nel 1995 il celebre studio “QED Coherence in Matter” molti studiosi hanno cominciato a lavorare su queste nuove vie di conoscenza, e si è scoperto che il campo elettromagnetico gioca un ruolo determinante nell’assicurare la “coesione” della materia liquida e della materia solida!
E’ emerso che il livello elettromagnetico della materia vivente dialoga con il livello chimico della materia vivente. Da ciò, nel campo della medicina, discende una considerazione fondamentale, e cioè che se nel corpo umano appare una patologia a livello molecolare, a monte si sia verificata una distorsione nella rete elettromagnetica di controllo del traffico molecolare. Attualmente la medicina occidentale fornisce elementi chimici, anche sofisticati, per rimuovere le anomalie riscontrare a livello molecolare. L’intervento avviene cioè nel campo della chimica della materia vivente. Vero che vi è un campo elettromagnetico che sovrintende questo traffico, ci si chiede se non sia possibile intervenire per ristabilire questo corretto fluire del traffico molecolare. Oggi questo compito è stato assunto dalla “Medicina Quantistica”. Ma prima, non potevano gli sciamani conoscere ciò? Molti rimangono stupiti, increduli, è un poco alterati, nel dover riconoscere che in alcune incisioni rupestri sono raffigurati gli ovuli e gli spermatozoi (studi dell’antropologo turco Mehmet Ates!). Ma gli antichi sciamani avevano il SEM (il microscopio a scansione elettronica)?
No, non lo avevano, ma potevano effettuare il viaggio - in stato di trance - all’interno della struttura del corpo umano! Con questa tecnica potevano quindi conoscerete gli stati di alterazione del “traffico molecolare” e quindi intervenire sia a livello elettromagnetico, con l’uso delle energie radianti del corpo umano o con l’uso delle energie radianti derivanti dalla interazione delle geo-masse con le bio-masse (imposizione delle mani o stazionamento su determinate rocce in determinati momenti dell’anno o del giorno) sia con l’utilizzo di correttori chimici (erbe o pozioni composte).
Bibliografia specifica:
- Chiari Roberto - PETROFISICA DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI - dispense per il corso di Petrografia, Università di Parma, 1998
- Preparata Giulio - QED COHERENCE IN MATTER - World Scientific Publishing Co., 1995
- Rappenglueck M. - Negli occhi dello sciamano – articolo sul numero 30 di HERA/2003
- Spaggiari P.G. & Trebbia C. - MEDICINA QUANTISTICA - Tecniche Nuove, 2002